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16/02/2023: Ospedale di Cento: presto la Casa della comunità

16/02/2023: Ospedale di Cento: presto la Casa della comunità - ROTARY CLUB di CENTO

Cento avrà la sua Casa della comunità e dunque l’antico ospedale (il SS Annunziata) rimarrà un sicuro punto di riferimento. E’ quanto è emerso dal vivace incontro promosso l’altra sera in un interclub di area dal Rotary della città del Guercino presieduto dal prof. Giorgio Zoli. Assente per motivi familiari la commissaria straordinaria dell’Azienda ospedaliera-universitaria Monica Calamai, è intervenuto Roberto Bentivegna, direttore della Direzione Medica di Presidio.

Molti i temi affrontati, dalle emergenze alle criticità ma anche alla constatazione, dati alla mano, che la sanità italiana è ai vertici mondiali. Dopo l’emergenza Covid che fortunatamente è stata affrontata, ha detto, potendo ricorrere a ingenti risorse, oggi la sanità pubblica è a rischio, per molti motivi. “Tuttavia il Pnrr pone a disposizione, a sua volta, importanti investimenti a favore dello sviluppo del territorio”. Alcune decine di milioni saranno destinati a creare Case della salute, grandi attrezzature, digitalizzazione, interventi su Argenta. E Cento? Non è in questa speciale lista, ha rilevato l’assessore comunale Mario Pedaci: il perché lo si chieda alla vecchia Giunta Toselli. In ogni caso l’assessore regionale Donini è stato invitato a Cento dalla Giunta Accorsi e ora, ha detto ancora Pedaci, confermato da Bentivegna, si darà vita a una Casa della comunità (tre milioni sul tavolo) che rappresenta “il modello organizzativo per l’assistenza di prossimità per la popolazione, luogo fisico e di facile individuazione al quale i cittadini possono accedere per bisogni di assistenza sanitaria, sociosanitaria e sociale”.

Bentivegna ha poi ricordato che si sta passando da una visione ospedalocentrica a una più aperta che prevede la cura del paziente più vicino a casa o a casa; e ancora: utilizzando la telemedicina, anche perché la crescente popolazione anziana richiede un impegno sempre più forte. Certo non è facile, anche perché c’è un disperato bisogno di medici ma anche di infermieri (l’offerta è molto più bassa della domanda, di qui l’importazione di professionisti). L’aumento delle borse di studio garantite per le specialità dovrebbe gradatamente risolvere o attutire il problema. Intanto la nostra provincia ha avviato con successo il servizio infermieri di famiglia e di comunità (2.000 pazienti e 52.000 interventi). Le criticità, però, non mancano: i tempi di attesa per le visite, ad esempio, continuano ad essere troppo lunghi.

Sullo sfondo, intanto, c’è l’attesa e necessaria unificazione ospedaliero-universitaria per abbattere costi e razionalizzare i processi. “I tavoli di lavori procedono spediti”. Ma occorre una legge ad hoc che però entro l’anno – pare – sarà varata. Ampio e approfondito il dibattito che ne è seguito. In apertura era intervenuto l’assistente del Governatore Michele Poccianti per ricordare il grande impegno dei Rotary ferraresi al fianco della struttura sanitaria con molte e importanti donazioni fra cui alcune sonde ecografiche fondamentali durante il Covid ed ora altrettanto utili. Alberto Lazzarini 

25/11/2022: Il Rotary Club di Cento per l’ambiente …

25/11/2022: Il Rotary Club di Cento per l’ambiente … - ROTARY CLUB di CENTO

Consegnati a due scuole tre erogatori di acqua

 Per iniziativa del Rotary Club di Cento in collaborazione con la società Culligam in due scuole centesi sono state installate tre colonnine erogatrici di acqua.

La piccola cerimonia di consegna si è svolta unitamente ad un breve incontro nel corso del quale è stato illustrato ai ragazzi il significato del progetto che fa riferimento al service rotariano ”End of plastic now”  e più in generale alla necessità di sensibilizzare le nuove generazioni a stili di vita orientati verso la difesa dell’ambiente e la sostenibilità.

Sono intervenuti per il Rotary Giorgio Garimberti e Roberto Ferioli responsabili del progetto e componenti della Commissione ambiente del movimento e il segretario del club Michele Montanari, il vicesindaco Vito Salatiello, le dirigenti scolastiche Elena Accorsi dell’Istituto “Taddia” e Anna Tassinari del Comprensivo “Il Guercino” e il responsabile marketing di Culligam Paolo Lizio.

Grazie agli erogatori, i ragazzi (e i loro insegnanti) potranno evitare il consumo delle bottigliette di plastica da mezzo litro utilizzando una propria borraccia. In questo modo si offrirà un piccolo ma significativo contributo per ridurre l’enorme quantità di plastica accumulata sulla terra: da 1,5 milioni di tonnellate del 1950 agli attuali 245; ma diventeranno 1800 milioni di tonnellate nel 2050 se non si interverrà. Va da sé, hanno spiegato gli organizzatori dell’incontro, che tutti i Paesi dovranno assumere energiche ed efficaci misure passando, ad esempio, dall’economia lineare a quella circolare e facendo sempre più leva sulle energie rinnovabili. Alberto Lazzarini

13/01/2023: Alimentazione e salute

13/01/2023: Alimentazione e salute - ROTARY CLUB di CENTO

Serata a sorpresa. Il relatore previsto, Prof. Fabio Caputo, non è potuto essere presente per un impedimento dell’ultima ora, così è stato brillantemente sostituito dal nostro presidente, il  Prof. Giorgio Zoli, che sappiamo essere uno dei massimi esperti per le malattie dell’intestino.

Il Prof. Zoli, ci ha parlato dei problemi relativi all’abuso dell’alcol, inserendoli in una più ampia relazione sul rapporto fra alimentazione e salute.  Ha iniziato mostrandoci la famosa “piramide alimentare” che alla base (larga) mostra gli alimenti che si possono mangiare senza limitazioni, ed alla cima (stretta) gli alimenti da assumere solo saltuariamente. Così alla base ci sono: l’acqua, che si può bere senza particolari limiti, verdura e frutta; salendo ci sono cereali (preferibilmente integrali) e patate, ancora più su pesce e uova, carne rossa non più di una volta alla settimana, in cima alla piramide ci sono zuccheri, merendine dolci ecc… quello che viene chiamato junk food (letteralmente cibo spazzatura).

I disturbi intestinali sono molto diffusi. In genere sono disturbi funzionali, si parla genericamente di colon irritabile, colite, colite spastica. Sono difficili da curare e spesso la cura si basa sul controllo dell’alimentazione.   I diverticoli sono delle piccole sacche che si formano nel grosso intestino. Se si infiammano generano la diverticolite che crea molti disturbi. La dieta dei paesi occidentali, carente di fibre, favorisce lo sviluppo di questi problemi, che invece sono praticamente assenti nei paesi in via di sviluppo.   Dopo qualche cenno sulle malattie croniche dell’intestino, siamo passati a parlare di alcol.   Il 70% viene assorbito nello stomaco, il rimanente fra duodeno ed intestino.   Per rallentare l’assorbimento di alcol occorre avere lo stomaco pieno, cioè, in pratica, avere mangiato. L’alcol viene poi metabolizzato nel fegato. Se tutto va bene si trasforma in acqua ed anidride carbonica. Se l’alcol è troppo rimane l’etanolo che crea i fenomeni di ubriacatura.   C’è da dire che le donne, per un fattore genetico, hanno la capacità di  metabolizzare l’alcol che è la metà rispetto agli uomini, a parità di peso.   Il livello di alcol nel sangue viene calcolato in grammi/litro. Con 0,2 (meno di un bicchiere di vino) la guida dell’auto è già più rischiosa, con 0,4 si riduce la percezione mentale, con 0,5 si riduce la capacità visiva laterale e via peggiorando, con 1 si hanno euforia e disturbi psicomotori, da 2 a 3 ubriachezza profonda, a 3,5 si ha alcolemia mortale! L’alcol causa un’alta percentuale di incidenti stradali, ma anche incidenti sul lavoro. L’alcol causa la pancreatite acuta o cronica, molto dolorosa. Con l’abuso si possono poi avere danni all’esofago ed all’intestino.

Quanto è l’alcol contenuto all’interno delle bevande? Birra sul 5%, vino da 10 a 13, aperitivo 18, amaro 30, liquori vari sul 40%. Una unità alcolica, per definizione, equivale a 12,5 grammi di alcol, corrispondenti ad una birra, oppure un bicchiere di vino, od un bicchierino di superalcolico.  Il livello di consumo moderato sarebbe di 2 unità giornaliere per gli uomini e la metà per le donne.   In definitiva per la salute l'alcol andrebbe completamente evitato. Sulla nostra salute naturalmente influisce lo stile di vita, l'obesità, il fumo e soprattutto il nostro genoma, ovvero i nostri geni.   E' seguito un vivace dibattito, diversi interventi hanno insistito sul fatto che le malattie non sono causate solo dall'alcol, ma da moltissimi altri fattori, dai medicinali alle radiazioni nucleari! Inoltre sono state fatte osservazioni sulla validità delle metodologie per valutare gli effetti sulla salute, soprattutto quando si basano solo su formulari distribuiti alle persone sotto test.

Per fortuna, per sollevare un po' l'umore degli amanti del vino, alla fine è intervenuto anche il nostro socio, l'eminente cardiologo Prof. Paolo Alboni. Paolo ci ha spiegato che esistono molti studi che dimostrano che l'uso dell'alcol (naturalmente non l'abuso!) aiuta a mantenere più sano l'apparato cardiocircolatorio, diminuisce la probabilità di infarto, ed in parte anche di ictus.

Alla fine, col suono della campana e ringraziando il nostro relatore, si è chiusa l'interessantissima serata. Primo Zannoni

15/12/2022: Festa degli Auguri

15/12/2022: Festa degli Auguri - ROTARY CLUB di CENTO

01/12/2022: Eletto il Presidente 2024/25

01/12/2022: Eletto il Presidente 2024/25 - ROTARY CLUB di CENTO
Nel corso del caminetto solo soci, si è provveduto alla votazione per l'elezione del Presidente del nostro Club - Annata 2024/25.
 
All'unanimità è stato eletto GILBERTO GALANTINI: siamo certi che sarà un ottimo Presidente.

25/11/2022: Colletta Alimentare

25/11/2022: Colletta Alimentare - ROTARY CLUB di CENTO

Da tantissimi anni il nostro Club, in occasione della giornata della Colletta Alimentare, mette a disposizione il tempo dei propri soci per dare una mano. Anche quest’anno è stato un grande successo, abbiamo fatto il nostro dovere nella speranza che tutto ciò che si è raccolto possa servire ad aiutare le persone del nostro territorio che ne hanno bisogno. Gradita sorpresa,nell’orario centrale della giornata, la visita del nostro Governatore Luciano Alfieri (… sempre sul pezzo). Grazie a tutti !!!

23/11/2022: Marzio Breda ci ha parlato del Quirinale

23/11/2022: Marzio Breda ci ha parlato del Quirinale - ROTARY CLUB di CENTO

Protagonista della serata il giornalista Marzio Breda autore del libro “Capi senza Stato” vincitore del premio Estense 2022.   Il premio Estense nato nel 1965, si ripete ogni anno e premia l’eccellenza del giornalismo italiano, è promosso dalla Confindustria Emilia Area Centro.   Il vincitore viene scelto da una giuria popolare fra 4 finalisti proposti da una giuria tecnica. Quest’anno Marzio Breda ha prevalso su autori molto importanti come Dacia Maraini e Maurizio Molinari.   Presenti alla serata il presidente del Rotary Club di Poggio Renatico Roberto Rossi e una rappresentanza della Confindustria Emilia Area Centro tra cui il vice presidente Gian Luigi Zaina.

Dopo una ottima e squisita cena a base di pesce, è iniziato l’appassionante racconto del dott. Breda

Il dott. Marzio Breda, nato a Conegliano, ha iniziato la professione di giornalista in Veneto per poi passare al Corriere della Sera. Dal 1990 si occupa principalmente di seguire la politica italiana dal Quirinale, ovvero le vicende relative ai Presidenti della Repubblica che si sono susseguiti da allora.

Prendendo come base il suo libro "Capi senza Stato" il dott. Breda ha iniziato facendo la storia della nostra Repubblica dall'elezione di Cossiga fino ai giorni nostri.   Prima di Cossiga i Presidenti che si erano  succeduti avevano svolto un ruolo di secondo piano, dei "taglianastri" presenti a qualche inaugurazione importante, ma poco seguiti dai media. Solo Pertini aveva avuto una visibilità maggiore, grazie alla sua personalità ed al suo importante passato storico.

Dopo Pertini è stato eletto Cossiga, che per i primi 5 anni è rimasto in ombra, solo nel 1990 cambiò atteggiamento e cominciò con forti dichiarazioni (le famose "picconate") a criticare pesantemente tutti i politici. Avvertiva che era prossima una catastrofe e che bisognava cambiare.

Anche per i modi che Cossiga aveva usato non fu preso molto sul serio e per molti fu un solllievo quando se ne andò.

Dopo Cossiga, nel 1992, arrivò Scalfaro. Fu eletto in fretta dopo l'attentato a Falcone.  Si trovò a gestire il periodo di tangentopoli, durante il quale quasi tutti i partiti che avevano governato per quasi 40 anni si sciolsero. Furono sostituiti da nuove formazioni: la Lega ed il partito di Berlusconi.

Fu un periodo turbolento e Scalfaro si trovò a dover guidare queste nuove formazioni politiche perchè rimanessero nell'ambito della Costituzione.

I poteri del Presidente della Repubblica sono di alto profilo, ma non sono ben precisati nella Costituzione; vanno anche interpretati. Rivestono un ruolo maggiore e più importante quanto più le altre istituzioni, governo e parlamento, sono deboli.

E' seguito Ciampi, proveniente dalla Banca d'Italia, persona in qualche modo estranea alla politica.   In quel periodo la politica si era abbastanza stabilizzata con alternanza fra centro-destra (Berlusconi) e centro-sinistra (Prodi).

Ciampi cercò di rafforzare il sentimento nazionale, fu promossa la sfilata del 2 giugno, festa della Repubblica che anni prima era stata abolita. Ebbe anche un ruolo importante nei rapporti internazionali.

La carica del Presidente della Repubblica è l'unica che dura 7 anni, mentre i governi in Italia durano molto meno, così all'estero il presidente ha spesso un ruolo di rappresentanza importante, anche maggiore dei Presidenti del Consiglio che si avvicendono velocemente.

Napolitano, che seguì, era invece un politico puro. Si trovò a dovere gestire la crisi del 2011. Era al governo Berlusconi, l'economia era messa male, lo spread alle stelle, governo in fibrillazione per i litigi fra le formazioni, continue sollecitazioni dalla Banca Europea di sistemare i conti.

Il dott. Breda ha raccontato che Napolitano gli telefonò una sera per dirgli che era stato chiamato dalla Merkel e da Juncker preoccupati per la situazione in Italia. Ad una loro  precisa domanda aveva risposto che l'opposizione non era pronta a governare. Il giorno dopo nominò Mario Monti senatore a vita, con l'intenzione di sottrarlo alla politica e di dargli poi l'incarico di formare il nuovo governo.   Il governo Monti dovette fare delle dure riforme, ma salvò il paese dal default, come invece avvenne in Grecia.   Napolitano fu poi rieletto, ma dopo 2 anni si dimise, sia per l'età, sia perchè non era più ben visto in quanto voleva imporre le sue riforme; le riforme non sono di pertinenza del  presidente, ma del parlamento e del governo.

Dopo di lui arrivò Mattarella.

All'insediamento fece un discorso con una metafora, disse: io sono l'arbitro e voi i giocatori, se giocate correttamente io non intervengo. Per carattere Mattarella parlerebbe poco e starebbe nell'ombra, ma il ruolo da regista lo spinge ad agire. Nel 2018 ci fu un risultato clamoroso dei 5 stelle, non c'erano maggioranze solide, era difficile fare un governo. Mattarella si inventò varie soluzioni, fino a chiamare Draghi, il personaggio più conosciuto e stimato all'estero, per formare un governo ponte che arrivasse a fine legislatura.

Dopo il racconto della storia dei presidenti con cui ha lavorato, il dott. Breda è passato a raccontare il suo rapporto personale con ciascuno di loro. Rapporti personali molto stretti, con inviti a cena reciproci, e tanti viaggi istituzionali compiuti insieme.  Di ognuno ci ha saputo raccontare il carattere e le inclinazioni. 

La vasta cultura di Ciampi, la freddezza di Napolitano, con la sua forza di volontà e la capacità di prendere decisioni anche difficili. Scalfaro, rigido e noioso al Quirinale, ma allegro e divertente a casa e nel privato.

Ha parlato poi delle accompagnatrici dei presidenti, alcuni erano vedovi e spesso accompagnati dalle figlie. Spicca fra le accompagnatrici Franca Ciampi,  a differenza del marito era molto estroversa e anche simpatica. Ha ricordato due episodi. Il primo episodio, dopo una visita a Papa Woityla, che era già ammalato, nel congedarsi disse: Santità non si strapazzi, aggiungendo poi "che Dio la benedica"! Il Papa sorrise rispondendo: sono io che devo benedire. Secondo episodio, a Londra in visita dalla regina, dopo le foto di rito prese la regina sotto braccio dicendo: andiamo di là a parlare di cose da donne. Inimmaginabile la sorpresa e lo sconcerto.    Tutti siamo rimasti affascinati da questi racconti, sollecitandolo a continuare con domande specifiche sui rapporti fra Draghi e Mattarella. I loro rapporti sono ottimi, si conoscevano da prima; sono i partiti che non hanno voluto Draghi al Quirinale perchè è una carica importante che i partiti desiderano controllare. Mattarella per ora non dà idea di volersi dimettere prima della scadenza naturale.  Serata interessantissima e coinvolgente. Il tempo è passato veloce, e ci siamo quasi dispiaciuti che la serata fosse terminata, anche se l'ora era già tarda.   Primo Zannoni

10/11/2022: il Dott. Vittorio Falzoni Gallerani e le auto d’Epoca

10/11/2022: il Dott. Vittorio Falzoni Gallerani e le auto d’Epoca - ROTARY CLUB di CENTO

Ospite della serata il dott. Vittorio Falzoni Gallerani.

Commissario Tecnico dell’ASI (Automotoclub Storico Italiano), collabora con la rivista “Automobilismo d’Epoca” e scrive articoli sul “Sole24Motori”.

E’ anche autore di alcuni libri: Stanzani Genio e Regolatezza; Mario Casoni Ufficiale e Cavaliere.   Il dott. Falzoni Gallerani ci ha introdotti nel mondo delle auto d’epoca. E’ un mondo vasto, regolato fin dal 1966 dalla FIVA, una associazione mondiale che in ogni nazione ha una associazione federata, in Italia è l’ASI.   L’ASI ha circa 200.000 soci. Sembra incredibile, ma il “motorismo storico” crea in Italia un indotto economico secondo solo a quello del calcio! L’indotto deriva dalla gestione e manutenzione dei veicoli e dal turismo indiretto: raduni, mostre e manifestazioni come la Mille Miglia.

Il settore negli ultimi anni è in crescita, il Club Officina Ferrarese ha un migliaio di soci, e il numero delle certificazioni negli ultimi anni è aumentato in modo considerevole.

Il dott. Falzoni Gallerani ha voluto ringraziare il governatore della nostra regione, che insieme alla Lombardia, è l’unica che non fa pagare la tassa di proprietà alle auto ultra ventennali registrate come auto d’epoca.

Un altro aspetto interessante è la valutazione dei veicoli che talvolta raggiunge cifre molto importanti. Una Mercedes degli anni 50, di cui esistono solo due copie, è stata venduta all’asta per ben 142 milioni! Ha battuto il record precedente, una Ferrari GTO del 1962 venduta per 70 milioni. Pochi anni prima questa Ferrari era stata comprata per 38 milioni, quindi la rivalutazione è stata enorme!   Certe auto d’epoca sono paragonabili ad opere d’arte, e quindi vendute a prezzi stratosferici; vengono comprate come investimento.

L’ASI organizza mostre, convegni, pubblicazioni e, molto importante, ha la commissione tecnica che certifica le auto, ma non solo, anche moto, camion ed ogni altro mezzo a motore.

Le certificazioni dell’ASI sono tre.

Primo documento: carta di identità FIVA.  

Permette di partecipare a tutte le manifestazioni, compresa la Mille Miglia. L’auto deve avere più di 20 anni ed il numero di telaio deve essere riconoscibile, unico ed autentico. La storia della singola auto deve essere ricostruibile. Visto il valore di certe auto storiche, i tentativi di  falsificazioni sono comuni.

Secondo documento: Certificato di rilevanza storica.  

E’ l’unico documento riconosciuto dallo Stato che permette di ottenere le agevolazioni fiscali. Permette inoltre di mettere in circolazione auto che non hanno i requisiti che ora sono obbligatori nelle auto moderne: cinture di sicurezza, scarichi omologati ecc…

Terzo documento: certificato di identità, conosciuto come TARGA ORO. E’ una targa ovale di ottone, da mettere sull’auto, molto ambita. L’auto deve essere il più possibile originale oppure restaurata rispettando regole molto stringenti, che solo veri professionisti riescono a fare.

Esistono poi ulteriori classificazioni: A, B, C, D, E.

Si va dalla A, nella quale l’auto deve essere nella configurazione originale in cui è nata, alle classi successive dove sono permesse modifiche via via più importanti; ad esempio la D è per le auto modificate fuori dal periodo di costruzione e la E per auto che possono contenere pezzi non originali.

Ci sono poi le classificazioni in base allo stato di conservazione: da 1 a 4.

Si va dalla 1, auto totalmente conservata, senza neanche una ammaccatura; alla 4, auto parzialmente ricostruita.

E’ stata una serata interessante che ci ha mostrato un mondo non conosciuto da tutti.  E’ seguito un vivace dibattito, dove ci si è anche chiesti come potrà essere il futuro delle auto odierne che saranno storiche fra 20 anni, ma che ora posseggono una parte di elettronica non esistente in passato e non facile da replicare.  Primo Zannoni

… una triste notizia

… una triste notizia - ROTARY CLUB di CENTO

Nei giorni scorsi è venuto a mancare l'amico Alessandro CAVANA,  socio del nostro Club dal 2001.

 

Le più sentite condoglianze a Marina, Lorenzo e alla famiglia tutta.

 

I funerali si svolgeranno MARTEDI' 25 OTTOBRE 2022 alle ore 16.00 presso la chiesa della Beata Vergine della Rocca a Cento (a fianco della Rocca).

20/10/2022: Visita del Governatore Luciano Alfieri

20/10/2022: Visita del Governatore Luciano Alfieri - ROTARY CLUB di CENTO

Domenica 9 Ottobre 2022: il Rotary nutre l'educazione

Domenica 9 Ottobre 2022: il Rotary nutre l'educazione - ROTARY CLUB di CENTO

Domenica mattina, 9 Ottobre, grande evento distrettuale a Bologna, presso il CAAB.

Eravamo prenotati in 200 ma alla fine ci siamo ritrovati in 300 !!! Soci e consorti del nostro Distretto che si sono dati da fare per preparare le buste che serviranno per dare un pasto ai bambini che frequenteranno le scuole nello Zimbabwe per un intero anno scolastico.

Alla fine della gran lavorata, abbiamo avuto il piacere di trovare i famosi spaghetti alla bolognese che l'Avv. MAZZONI sta lanciando in tutto il mondo e panini con salumi. Un grazie a Massimo Andalini e Carlo Negrini per avere sponsorizzato il pranzo con i loro prodotti.

Per il nostro club erano presenti Claudio Sabatini con Barbara. 

Giovedì 6 Ottobre 2022: Dott.ssa Elena ALBERTI (Penske)

Giovedì 6 Ottobre 2022: Dott.ssa Elena ALBERTI (Penske) - ROTARY CLUB di CENTO

Abbiamo avuto il piacere di conoscere la Dott. Elena Alberti, Managing Director e CFO (responsabile finanziario) della Penske Automotive Italy.

Elena ha esordito dando alcune notizie per presentare la ditta per cui lavora.

La PENSKE è una grande Corporation che si sviluppa in tre aree: l’automotive, i trasporti, ed il gruppo “performance” che si occupa di corse automobilistiche. Questo settore delle corse è molto famoso negli Stati Uniti perché la Penske ha vinto un numero grandissimo di gare nei circuiti americani, ed ha anche acquistato il famoso circuito di Indianapolis.

Il numero uno del gruppo è Roger Penske, famoso imprenditore che è stato anche pilota automobilistico.

Tutto il gruppo impiega oltre 60.000 dipendenti nel mondo. Il solo gruppo automotive fattura circa 23 miliardi di Euro all’anno con 27.000 dipendenti.   Il mercato principale è negli Stati Uniti, poi in Gran Bretagna, Germania, Italia ed anche altri paesi.   La Penske Automotive, grazie all’impegno di Elena, è entrata nel mercato italiano nel 2012.

Ha acquisito diverse concessionarie auto partendo da Bologna e poi espandendosi nel Milanese. Attualmente ha ben 630 collaboratori.

La Penske Automotive è attiva nella vendita di auto e rappresenta le marche più famose del settore “premium e lusso”.

Elena è poi passata a raccontare più specificamente la propria esperienza e la sua incredibile carriera.  Nata a Renazzo ha fatto il liceo a Finale Emilia e poi la facoltà di Economia a Modena; durante gli studi ha lavorato alla pizzeria Condor di Renazzo. Elena ha voluto sottolineare che l’esperienza in pizzeria è stata importante per la sua formazione.

Successivamente ha avuto l’opportunità di fare uno stage negli Stati Uniti grazie alla VM Motori, che in quel periodo era di proprietà della Penske.  Uno stage che doveva durare 6 mesi, si è trasformato in un soggiorno di 10 anni! Grazie alle sue capacità ed alla sua determinazione ha scalato tutti i gradini all’interno del gruppo.  Ad un certo punto la Penske ha cominciato a comprare aziende in Germania ed è stato chiesto ad Elena di trasferirsi là, grazie anche alla sua capacità di parlare il tedesco.  Si è trovata in un ambiente non facile in quanto giovane, italiana e per giunta donna, in un ambiente totalmente maschile. Ma grazie alle sue capacità ed alla sua tenacia se l’è cavata brillantemente.

Ha poi pensato di tornare in Italia, anche perché, fra i tanti impegni, voleva anche sposarsi e farsi una famiglia. E’ riuscita a convincere la Penske ad investire in Italia, la cosa ha funzionato bene ed oggi Elena è Amministratore Delegato e si occupa dello sviluppo dell’azienda sul territorio italiano.

Da dopo la pandemia la Penske si è posizionata sul mercato italiano col suo nome, in questo modo i clienti possono avere un unico punto di riferimento dove scegliere fra le varie marche rappresentate la propria auto.

Elena ha affermato che i giovani non devono autolimitarsi, ma puntare in alto ed essere determinati a sviluppare le proprie capacità.

Il fatto di essere donna in mezzo ad un ambiente dominato da uomini non l’ha fatta sentire limitata o intimorita, ma ha superato le difficoltà con determinazione e forza di volontà.  Ha poi dichiarato che non ha voluto rinunciare a nulla, e si è fatta una famiglia ed ha due figli. 

L’esperienza in America è stata molto importante per sviluppare una mentalità che porta all’organizzazione perfetta del lavoro ed a portare a termine i progetti senza lasciare cose in sospeso, come spesso accade in Italia.

Per chi non la conosceva, è stata un bella sorpresa ed un piacere scoprire che da noi esistono  persone eccezionali, che da cameriera in pizzeria arrivano a diventare manager all’interno di una grande  multinazionale. Persone che devono essere di esempio soprattutto per i giovani. Primo Zannoni 

27/09/2022: il Prof. Salvo Leone, malattie infiammatorie croniche dell’intestino

27/09/2022: il Prof. Salvo Leone, malattie infiammatorie croniche dell’intestino - ROTARY CLUB di CENTO

Serata in collaborazione con il congresso sulla ATTUALITÀ NELLE MALATTIE INFIAMMATORIE CRONICHE DELL’INTESTINO, svolto a Cento il 29-30 settembre 2022, coordinatore scientifico il nostro Presidente Prof. Giorgio Zoli.

Relatore Salvo Leone, Direttore Generale AMICI Onlus, Associazione Nazionale per le Malattie Infiammatorie Croniche dell’Intestino.

L’associazione si occupa delle malattie croniche dell’intestino; sono appunto “croniche”, dalle quali non si guarisce, ma si possono comunque tenere sotto controllo.   Non si sa esattamente quante siano le persone ammalate di questo tipo di malattie, purtroppo non sono classificate dal Servizio Sanitario Nazionale.  Vengono chiamate “M.I.C.I.” (malattie infiammatorie croniche dell’intestino) e di solito colpiscono persone giovani con una lunga aspettativa di vita. Sono invalidanti in quanto causano comunemente  diarree, ma non sono visibili, come può esserlo una persona con gravi problemi motori.

La malattia non è facile da diagnosticare, in quanto non comune e confondibile con altri tipi di disturbi. 

Ha poi parlato del Servizio Sanitario Nazionale. Creato nel 1978, che era un anno di crisi sociale  e durante il quale ci fu anche l’uccisione di Aldo Moro.

Questa riforma fu notevole, merito dei politici del tempo; ci ha permesso di dormire sonni tranquilli, pensando che da allora potevamo essere tutti curati senza spendere soldi.

Oggi però la domanda di servizi sanitari cresce e le risorse sono sempre più scarse.  Anche a causa della pandemia, abbiano però scoperto che ci sono dei mezzi tecnologici importanti, non utilizzati compiutamente.

Grazie alla connessione ad Internet ci si potrà concentrare di più sulla singola persona che sulla generica malattia. Oggi abbiamo a disposizione sui server i “Big Data”, un numero impressionante di dati, ed anche la cosiddetta “Intelligenza Artificiale” ci aiuta a mettere ordine a questa immensa mole di dati ed ad utilizzarli proficuamente.

Si sa che molti cercano su Internet le cause dei sintomi delle malattie che pensano di avere, ma farsi la diagnosi e curarsi da soli non è saggio.

Si va nella direzione della Medicina Partecipativa; il paziente può fornire delle informazioni utili, ma senza volersi sostituire allo studio ed alla esperienza del medico.  Dobbiamo coinvolgere i pazienti all’uso delle tecnologie ed avere nel contempo tecnologie facili da usare.  Il medico non scomparirà! Ora il medico interpreta in modo retrospettivo. Quando il paziente va in visita, il medico fa l’anamnesi analizzando le informazioni ricevute.

In futuro il medico andrà di più ad analizzare processi anticipatori, vagliando la grande mole di dati che avrà a disposizione.

L’associazione AMICI ha realizzato una piattaforma digitale che offre una serie di servizi.

Gli iscritti all’associazione hanno a disposizione una consulenza on-line, percorsi informativi, convenzioni ed altro. Ogni paziente poi avrà un suo profilo e tutti questi dati saranno messi a disposizione della comunità scientifica.

Alla fine della relazione sono intervenuti diversi medici presenti, con varie domande, ad esempio il rapporto con i social media (Facebook ed altri) dove molte persone cercano la risposta e le cure per le proprie malattie.

La risposta da dare sta nel mettere a disposizione i siti con le risposte corrette. E’ poi anche vero che oggi questo fenomeno, grazie ad Internet, si è molto amplificato, ma esisteva anche in passato, magari in forma diversa. C’era l’informazione avuta al bar o dal parrucchiere il quale aveva un cugino che si era curato in un certo modo ed era guarito, e così via.

Alla fine ci siamo lasciati ringraziando il relatore per l’interessante serata.

Primo Zannoni

8 Settembre 2022: Ruggero Ludergnani ci ha parlato di calcio

8 Settembre 2022: Ruggero Ludergnani ci ha parlato di calcio - ROTARY CLUB di CENTO

19/07/2022: Un futuro a luci (poche) e ombre …

19/07/2022: Un futuro a luci (poche) e ombre … - ROTARY CLUB di CENTO

Un futuro a luci (poche) e ombre

Imprese e Banca d’Italia a confronto in interlcub

Delle prospettive economiche e finanziarie per le imprese e le famiglie si è parlato martedì 19 sera al Zanhotel del Centergross per iniziativa dei Rotary dell’area estense e specificamente del club di San Giorgio di Piano con il suo socio, l’attivissimo Massimo Venturelli.

Protagonisti della serara erano il vicepresidente di Confindustria Emilia centro, l’argentano Gian Luigi Zaina, e il vice direttore della Banca d’Italia di Bologna  Michele Benvenuti che hanno risposto alle domande poste dal nostro socio Alberto Lazzarini vice presidente dell’Ordine dei giornalisti dell’Emilia-Romagna.
Davanti alla folta platea di imprenditori e professionisti, Zaina non ha nascosto, innanzitutto, la preoccupazione per l’instabilità politica, da sempre nemica dei mercati e dunque di produzione e commercializzazione. Il forte aumento dei costi dell’energia e la guerra in Ucraina rappresentano poi, per l’economia reale, autentici macigni sulla via di una ripresa duratura, condizionata dalla forte crescita di un’inflazione in gran parte “importata”. Zaina ha anche espresso dubbi sulla repentina transizione ecologica che  consentirebbe troppa energia verde da prodotti fossili; ancora perplessità sugli effetti del “110%” ma ha anche confermato la grande capacitá delle nostre imprese di affrontare un mercato sempre più complesso e difficile dove impera una e-commerce che sta sconvolgendo il quadro generale.

Benvenuti, in procinto di andare a dirigere l’importante filiale di Bankitalia di Bolzano, ha fatto riferimento alle recentissime previsioni dell’atteso Bollettino dell’istituto di vigilanza. Due gli scenari che propone: il primo prevede una crescita di oltre il 3% quest’anno nel caso in cui gli approvvigionamenti di gas non si fermeranno (ma il Pil si dimezzerà l’anno dopo); sarà inferiore ad un magro 1%, invece, se i russi chiuderanno i rubinetti e il Pil  diventerà poi negativo. Molto apprezzata, infine, la sua minirelazione sulle criptovalute. I relatori hanno anche risposto ad alcuni quesiti posti da soci.

La serata era stata aperta dal presidente del club di San Giorgio di Piano Gianluigi Mazzoni al quale era seguito il saluto del presidente del Centergross e di alcuni sindaci della zona. Ha preso parte all’incontro anche il presidente delle piccole imprese di Confindustria Emilia Andrea Pizzardi.

Alberto Lazzarini

07/07/2022: Inizio dell'annata con la S.Messa

Come ogni anno, l'annata rotariana inizia con la Santa Messa nella "nostra" chiesa.

07/07/2022: Inizio dell'annata con la S.Messa - ROTARY CLUB di CENTO

30/06/2022: passaggio di consegne da Carlo NEGRINI a Giorgio ZOLI

Classico passaggio di consegne nella bellissima cornice del Museo MAGI di Giulio Bargellini a Pieve di Cento.

30/06/2022: passaggio di consegne da Carlo NEGRINI a Giorgio ZOLI - ROTARY CLUB di CENTO

15/06/2022: alla Rimessa del Golf si è parlato di digitalizzazione ...

15/06/2022: alla Rimessa del Golf si è parlato di digitalizzazione ... - ROTARY CLUB di CENTO

Incontro serale con apericena per ascoltare due importanti relatori che ci hanno raccontato come la digitalizzazione stia cambiando velocemente l’economia e di conseguenza la nostra vita.

Il dott. Fabrizio VECCHIA consulente Azimut, introducendo la serata, ha ricordato come negli ultimi decenni la tenologia digitale abbia cambiato profondamente la nostra vita. Dal modo di telefonare, di trovare le informazioni, di fare acquisti, di andare in banca, di lavorare ecc… In particolare col termine “fintech”si intende la tecnologia digitale applicata alla finanza. Ha dato poi la parola ai due relatori.

Il dott. Fabio NALUCCI. Dopo una esperienza pionieristica nel campo dell’intelligenza artificiale, si è distinto come imprenditore e manager, per poi fondare Gellify che è una piattaforma che investe in start-up innovative e fa consulenza e servizi digitali per le aziende. Oggi, dopo soli 4 anni, impiega già 400 persone ed investe 100 milioni nel campo delle start-up innovative.

Il dott. Marco MONTAGNANI. Dopo una esperienza nel mondo bancario, ha creato l’azienda Step 4 Business che offre servizi finanziari e digitali alle piccole e medie imprese ed ha già una dimensione internazionale.

I relatori hanno presentato vari esempi di come la digitalizzazione trasformi il modo di produrre. Ad esempio invece di vendere un grosso impianto (impianto per produrre sigarette) lo si affitta e viene pagato in base alla produttività. Invece della macchina si vende il servizio.   La tecnologia permette di vedere oggetti in forma tridimensionale senza viaggiare e di fare acquisti dall’ufficio o da casa, come oramai tutti abbiamo sperimentato.

Sono stati fatti altri esempi di come sia possibile ottimizzare la produzione sulle linee in base alle previsioni degli ordinativi (esempio della Magneti Marelli), oppure ottimizzare la produzione dei pezzi di ricambio (esempio della Ducati) in base alla probabile richiesta del mercato senza sovraccaricare il magazzino. Questi dati previsionali si ottengono con l’utilizzo dell’intelligenza artificiale.

Si è toccato il problema dell’occupazione, dei mestieri destinati a scomparire. Ne sorgeranno sicuramente dei nuovi, ma la transizione sarà molto complessa e porterà probabilmente dei problemi sociali che andranno affrontati.

E’ stato fatto anche l’esempio dell’intelligenza artificiale applicata in alcuni studi legali, dove i pareri legali relativi alle cause più semplici vengono fatti in automatico, con un controllo solo formale da parte di un qualunque praticante. Questo argomento ha creato un po’ di scompiglio fra i vari avvocati, nostri soci, presenti!

E’ stato poi approfondito il concetto di “fintech”, nata praticamente nel 2008, che usa algoritmi per indirizzare gli investimenti, ed ha permesso anche di creare banche senza sportelli, dove tutte le transizioni avvengono esclusivamente per via telematica.   E’ seguito un vivace dibattito, che ha messo in luce molte delle problematiche che la transizione digitale porta.  La transizione ha una velocità enorme, è sicuramente inarrestabile, e può creare anche problemi etici non indifferenti, che andranno sicuramente regolamentati. L’intelligenza artificiale si sviluppa autonomamente seguendo però delle finalità imposte dai programmatori umani! Primo Zannoni

20/05/2022: la transizione ecologica

20/05/2022: la transizione ecologica - ROTARY CLUB di CENTO

Convegno in presenza Rotary Club di Cento, con i Club di area Estense e Felsinea 1-2; in remoto e-Club Romagna, e-Club 2072 e Rotary EcoClub Milano.

Il nostro socio Giorgio Garimberti ha presentato la serata, da lui organizzata in quanto Presidente della commissione Distrettuale Ambiente.  La serata prevede l’intervento di quattro importanti relatori, tutti soci rotariani!

Dopo il breve intervento di Michele Poccianti che ha portato il saluto del Governatore del nostro Distretto, Stefano Spagna Musso, è stata data la parola al Prof. Fabio Fava.

Fabio Fava, Professore Ordinario presso la Scuola di Ingegneria dell’Università di Bologna in Biotecnologie Industriali ed Ambientali, copre diversi incarichi presso l'Unione Europea.  E’ rotariano del Club Valle del Savena.

Titolo della relazione: Green deal e Bioeconomia per la rigenerazione ambientale, prospettive in Europa ed in Italia.   Il Professore ha ricordato le tesi del Prof. Emerito Vincenzo Balzani (che è stato nostro ospite in una precedente serata).   Il nostro pianeta è una navicella che gira nello spazio con più di 7 miliardi di passeggeri (gli abitanti della terra) che hanno bisogno di risorse,  energia, e che producono rifiuti di ogni tipo.  Gli abitanti continuano ad aumentare ed avranno bisogno sempre più di maggiori risorse, ma la navicella dispone di risorse “finite” ed anche lo spazio dove mettere i rifiuti è “finito”.   Un altro problema è che le risorse non sono distribuite uniformemente nei vari continenti, come pure i consumi e il numero di abitanti.

Secondo i dati degli studiosi, se continuiamo col ritmo attuale, nel 2050 utilizzeremo il doppio delle risorse attuali ed avremo un aumento dl 70% dei rifiuti.   I dati dicono che è possibile ridurre le emissioni senza compromettere lo sviluppo economico.  Ci sono varie cose che bisogna fare che si riassumono nella Economia Circolare:   utilizzare meglio le materie prime, usare di più  le fonti rinnovabili e recuperare i rifiuti. E’ un lavoro fondamentale, l’Europa si è data degli obiettivi ambiziosi : carbon free entro il 2050, ovvero la fine dell’emissione di tutti i gas con effetto serra. Questa economia circolare va attuata sia nell’industria che nell’agricoltura.

Secondo intervento del nostro socio il Prof. Rino Ghelfi.

Professore associato di economia ed estimo rurale alla Università di Bologna.

Titolo della relazione: la rigenerazione rurale e agro forestale.

Il prof Ghelfi ha richiamato i 60 anni di politica europea nell’agricoltura. Stiamo vivendo un periodo di grande disponibilità e varietà di alimenti che non si era mai visto nella storia.   Abbiamo anche degli standard di sicurezza che non hanno paragoni al mondo.

Siamo riusciti a produrre più cibo ed anche migliore! La politica ambientale è molto presente e ben il 40% delle risorse europee per l'agricoltura va in questa direzione.   Negli ultimi 10 anni abbiamo aumentato del 30% la produzione agricola migliorando l’ambiente. In Europa abbiamo un bilancio commerciale agroalimentare molto positivo.   Per quanto riguarda i due paesi attualmente in guerra, la mancata importazione di cereali o semi oleosi non è particolarmente importante per l’Europa, lo è molto di più per la mancata importazione dei fertilizzanti.

Terzo intervento Prof. Maria Cristina Pedicchio in video-collegamento remoto da Trieste.   Professore ordinario di algebra all’Università di Trieste, Presidente dell’Istituto Nazionale di  Oceanografia e Geofisica Sperimentale.  Titolo della relazione: la rigenerazione dell’idrosfera.   Una missione importante che si è data l’Unione Europea è quella di “restaurare mari ed oceani”.   Il mare è fondamentale per la vita sulla terra, innanzitutto regola il clima, poi ci sono i temi  legati ai trasporti, al turismo, alla economia, all’energia, al cibo alla medicina ecc…   Purtroppo però il mare è stato sfruttato in una maniera insostenibile.   Sono state individuate 5 priorità simbolicamente rappresentate dalle punte di una stella marina. Tutela della biodiversità, tema della decarbonizzazione, tema dell’inquinamento, poi la conoscenza e la governance.

La situazione dell’inquinamento marino è molto grave, soprattutto per la plastica, e poi non vediamo tutto quello che si sta depositando nel fondo dei mari!   La professoressa ha poi presentato un volumetto promosso dal Rotary Club Trieste dedicato ai bambini che sarà pubblicato a breve e verrà distribuito nelle scuole dell’infanzia. E’ un libretto educativo sulla tutela dell’ambiente adatto ai bambini.

 

Quarto ed ultimo intervento il Prof. Franco Cotana in video-collegamento da remoto.   Professore ordinario di Fisica Tecnica Industriale all’Università di Perugia. Titolare di innumerevoli incarichi universitari e ministeriali.

Titolo della relazione: transizione energetica, idrogeno sostenibile.

Il professore ci ha mostrato un grafico della variazione della temperatura sulla terra negli ultimi 400.000 anni. Le variazioni sono state molte, da +4 a -9 gradi, ma sempre lente, mai veloci come negli ultimi decenni.

E’ dimostrato che l’aumento della temperatura è collegato all’uso dei combustibili fossili, per questo l’Unione Europea si è posta l’obiettivo di terminarne l’uso entro il 2050; altri paesi (Cina ed India) si sono dati degli obiettivi più avanti fino al 2070.   L’energia viene prodotta da varie fonti, il 20% da rinnovabili, la maggioranza da metano e petrolio. Solo una parte viene trasformata in energia elettrica, la maggior parte viene utilizzata per l’industria, i trasporti ed il riscaldamento.   E’ stato fatto un piano ambizioso per i prossimi 28 anni.  Bisogna aumentare l’efficienza energetica di almeno del 30%. Ci sono grandissimi margini per  aumentare l’efficienza, per esempio riqualificando gli edifici più vecchi, e anche nell’industria si può fare molto.

Più complessa la situazione dei trasporti, se tutte le auto fossero elettriche, la rete di distribuzione collasserebbe perché non avrebbe la potenza per alimentare tutto il parco auto.   C’è da aumentare di molto la produzione di energie rinnovabili, è previsto un aumento del 77%. Per le rinnovabili la parte principale sarà il fotovoltaico, ma ci sono buoni margini per l’eolico, e le biomasse. Le biomasse hanno il vantaggio di essere produttive con più continuità e non sono limitate alle ore solari come il fotovoltaico.

Inoltre c’è l’idrogeno, considerato un vettore energetico. Non si trova libero in natura, come il metano, ma bisogna produrlo utilizzando altra energia.

L’idrogeno si può produrre da varie fonti: biomasse, nucleare, fotovoltaico, eolico; ma oggi viene prodotto in maggioranza dal metano.

Si intende per idrogeno verde solo quello prodotto da energie rinnovabili, il resto viene definito con altri colori.  Per produrre idrogeno si consuma più energia di quella che si ricava usando l’idrogeno prodotto. Ha quindi senso se si produce coi surplus di energia elettrica che altrimenti non andrebbe utilizzata.  Si può produrre anche col biometano ottenuto dalle biomasse. Questo metodo è molto positivo per l’ambiente; gran parte dell’anidride carbonica prodotta con questo sistema viene sequestrata nel digestato che diventa un fertilizzante organico per il terreno.  Il fotovoltaico invece non sottrae anidride carbonica, ed ha anche lo svantaggio di assorbire calore dal sole e contribuire al riscaldamento globale.

L’idrogeno può essere trasformato in elettricità nelle celle a combustibile, che possono essere montate sugli automezzi. Esistono già auto di questo tipo, ma bisogna creare una rete di distribuzione per l’idrogeno, non facile anche per la difficoltà di trasportare questo gas che va mantenuto ad alte pressioni, è volatile e facilmente infiammabile.

Tutti i relatori hanno sottolineato come il Rotary possa avere un ruolo importante nella transizione ecologica, grazie alla sua diffusione internazionale, ed alle molteplici professionalità  dei suoi membri

Alle interessanti relazioni è seguito un vivace dibattito. con varie domande poste dai molti presenti. Primo Zannoni

05/05/2022: la questione demografica in Emilia Romagna

05/05/2022: la questione demografica in Emilia Romagna - ROTARY CLUB di CENTO

Come cambieranno la popolazione e le famiglie in Emilia-Romagna

Relatori Gianluigi Bovini e Franco Chiarini.

Entrambi laureati in Scienze Statistiche e Demografiche all’Università di Bologna, con incarichi dirigenziali nell’area Programmazione Controlli e Statistiche del Comune di Bologna.

L’argomento della serata è stato di grande interesse: l’andamento demografico nella nostra Regione nei prossimi decenni.

Presenti alla serata la vicesindaca di Cento Vanina Picariello ed il sindaco di Pieve di Cento Luca Borsari

I relatori sono partiti dalle analisi dell’ISTAT (Istituto Nazionale di Statistica) che definisce “inverno demografico” la situazione della popolazione in Italia. Un numero di decessi molto superiore al numero delle nascite; sarebbe come in una azienda dove i costi superano abbondantemente i ricavi! 

I relatori hanno estrapolato dai dati nazionali quelli relativi alla nostra regione.

Ha iniziato la relazione il dott. Franco Chiarini che ha mostrato innumerevoli mappe della Regione con evidenziate tramite colori le varie zone.  I colori rappresentano le differenze fra i vari dati demografici riferentesi agli anni dal 2015 al 2019.   Risulta subito evidente una zona “forte” lungo l’asse della via Emilia che comprende il 44% del territorio ma dove vive quasi l’80% della popolazione regionale.

Le zone meno popolate sono in genere quelle della montagna, ma anche la zona del basso ferrarese, dal capoluogo al mare.

Nei 5 anni considerati, questo fenomeno si è rafforzato.

In Emilia-Romagna ogni 100 decessi nascono 66 bambini, con casi nell’Appennino di sole 38 nascite ogni 100 decessi. Il movimento migratorio ha compensato questo deficit, ma non in modo omogeneo su tutti i comuni; di più nella zona forte, meno nelle altre.

Anche i dati divisi per età evidenziano che le popolazioni più anziane sono percentualmente maggiori nelle zone più marginali, al solito la montagna, soprattutto fra Piacenza e Parma, ed il ferrarese.  Partendo dai dati attuali si vede che fra 15 anni per 100 persone che usciranno dal mondo del lavoro ne entreranno solo 61.

Il dottor Gianluigi Bovini, ha proseguito la relazione ed ha mostrato le previsioni dei prossimi anni partendo sempre dai dati ISTAT.   Ha precisato che le previsioni sulla demografia, a meno di eventi catastrofici, sono stabili perché, a differenza dell’economia (sottoposta a variazioni più imprevedibili), nascite, morti e immigrazioni sono facilmente tracciabili.

L’ ISTAT per i prossimi 10 anni prevede in Emilia-Romagna una popolazione sostanzialmente costante (con un piccolissimo aumento) a differenza delle altre regioni italiane che sono previste tutte in calo.

Sono previsti cali molto forti soprattutto nel mezzogiorno. Questo calo, oltre alla diminuzione delle nascite, è dovuto anche al flusso migratorio dei giovani dal sud verso il nord.

Nella nostra Regione, passato lo shock della pandemia, che ha causato quasi 10.000 morti in più nel 2020, il rapporto fra nati e morti dovrebbe stabilizzarsi e la notizia positiva è che la durata della vita in Italia, ed in particolare nella nostra regione, è la più alta al mondo assieme al Giappone.

L’Emilia-Romagna rimane attrattiva per l’immigrazione compensando così la differenza fra nascite e morti, ma diminuirà l’immigrazione interna dal sud Italia, perché diminuirà il bacino di giovani meridionali, ed è prevista invece in aumento quella dall’estero.

La tendenza per i prossimi 10 anni è una diminuzione importante di bambini, ed un aumento consistente di anziani. Ci sarà anche una diminuzione di adulti in età lavorativa, non compensata sufficientemente dall’immigrazione.

Nel 2030 in tutta la Regione avremo mediamente 250 anziani ogni 100 bambini. Questo valore è già presente ora per le zone montane e per la provincia di Ferrara!   Per la provincia di Ferrara (escluso per la zona di Cento) è previsto un calo di popolazione addirittura del 7-8% in 10 anni.

L’Istat ha previsto pure la tendenza fino al 2070. E’ previsto un crollo demografico nel mezzogiorno. Secondo l’Istat potrebbe avere 7 milioni di abitanti in meno. L'Italia nel suo complesso potrebbe passare da 60 milioni di abitanti attuali a 46 milioni. Le regioni che reggerebbero di più sarebbero l’Emilia-Romagna e la Lombardia.

Notizia positiva: la vita media arriverebbe per gli uomini a 86 anni e per le donne a 89.

Sono numeri importanti che pongono molti problemi soprattutto alle istituzioni che si troveranno ad affrontare queste realtà.

E’ seguito un vivace ed interessante dibattito; su come si potranno affrontare questi cambiamenti epocali, sull’impatto che potrà avere l’automazione nell’industria e la rivoluzione digitale nella vita di tutti. Primo Zannoni

21/04/2022: Le Fondazioni Bancarie

21/04/2022: Le Fondazioni Bancarie - ROTARY CLUB di CENTO

3 Aprile 2022: ... è nata COSTANZA

3 Aprile 2022: ... è nata COSTANZA - ROTARY CLUB di CENTO

Congratulazioni a Rebecca e Matteo LODI per la nascita di Costanza.

BENVENUTA fra noi !!!

30/03/2022: Antonio Cioli Puviani; le borse, i mercati, le valute e l'inflazione

30/03/2022: Antonio Cioli Puviani; le borse, i mercati, le valute e l'inflazione - ROTARY CLUB di CENTO

23/03/2022: Giovanni Impastato incontra i giovani delle scuole superiori

23/03/2022: Giovanni Impastato incontra i giovani delle scuole superiori - ROTARY CLUB di CENTO

17/03/2022: PREMIO VOLONTARIATO

17/03/2022: PREMIO VOLONTARIATO - ROTARY CLUB di CENTO

Ci siamo ritrovati in presenza per la prima volta nel corso di quest’anno, presso la nostra storica sede all’Hotel Europa.   L’occasione è stata il conferimento del premio al volontariato che il nostro Club promuove ogni anno.

Quest’anno la scelta è andata meritatamente alla Associazione “Strade”.

Nata a Cento nel 2018 con l’obiettivo di contrastare la povertà in Italia e nel mondo e di promuovere i diritti umani, è cresciuta velocemente ed ha già svolto molte missioni importanti.  Il presidente di Strade Alessandro Mazzini, con l’ausilio di molte interessanti slide ci ha raccontato la sua esperienza.   Subito dopo la laurea in lingue si è recato per una missione umanitaria nel nord est della Romania, in una regione molto povera e bisognosa di tutto. Quella che doveva essere una breve missione è invece durata diversi anni! I bambini del luogo non andavano a scuola ma dovevano lavorare; molte persone vivevano in piccole case praticamente costruite col fango.   Sono riusciti a dare un importante aiuto a questa popolazione.

La missione successiva di Alessandro è stata nella Repubblica Centrafricana, uno dei paesi più poveri del mondo. Ha lavorato presso un ospedale pediatrico di Emergency svolgendo una attività di logistica. L’ospedale è l’unico in un raggio di migliaia di chilometri; il paese è in guerra da sempre, una delle tante “guerre dimenticate”, ed i bambini sono nati ed hanno sempre vissuto in questo ambiente fino ad assuefarvisi.   Alessandro ci ha raccontato diversi episodi e ci ha mostrato le foto di quei luoghi e di quei bambini.   Dopo questa esperienza durata alcuni anni, Alessandro è tornato a Cento con l’idea di fare qualcosa per le zone più bisognose del nostro territorio.   Così è nata l’associazione Strade, con la quale sono partiti a lavorare in un quartiere considerato il più degradato del comune : la Ceres. E’ stato rigenerato uno spazio in disuso con l’aiuto di tanti volontari, ed oggi è un punto di riferimento per un centinaio di minori. Si garantiscono attività di socializzazione e ricreative, un doposcuola popolare, e alla mattina ci sono corsi di alfabetizzazione per stranieri e percorsi di autonomia digitale. Le varie attività coinvolgono anche altre associazioni di volontariato centesi ed hanno trovato una ottima accoglienza dagli abitanti del quartiere.

Per ultima ci ha mostrato la missione più recente, in un contesto purtroppo attualissimo: la missione in aiuto ai profughi dalla Ucraina.  Sono partiti con un carico di medicinali , latte in polvere, assorbenti, misuratori di diabete, insulina ed altro; materiali raccolti anche con la collaborazione di Cento Solidale e Caritas.   Avevano inoltre fatto una raccolta fondi per acquistare sul luogo le cose di cui ci fosse più bisogno.   Si sono recati in Romania vicino al confine dell’Ucraina nei pressi della dogana Siret.   Qui arrivano di continuo profughi in fuga dalla guerra e sono stati allestiti dei centri provvisori di accoglienza.  I profughi sostano per poi cercare passaggi per recarsi in altri paesi europei. Ci sono donne, bambini, ma anche anziani.  Viste le necessità più impellenti, sono state acquistate in loco due lavatrici, una asciugatrice, un forno a microonde, ed anche un elettrocardiografo portatile che non esisteva in zona.   Alessandro ha ringraziato molto il nostro Club che con la sua donazione ha reso possibile anche questo acquisto.

Tutti noi presenti abbiamo seguito con emozione queste narrazioni.

Il nostro presidente Carlo Negrini ha poi dato la parola a Michele Novi che ci ha brevemente illustrato i progressi che sta facendo l’iniziativa del “bosco integrato” in via Ferrarese nell’ex Siaca, luogo che abbiamo visitato l’anno scorso.   Per la prossima estate sono previste varie ed interessanti iniziative, molte ancora in fase di progettazione.   Per finire il Presidente ha dato la parola al nostro socio Carlo Malaguti che ci ha raccontato la sua esperienza con una famiglia di profughi ucraini.

Una giovane coppia con due bambine piccole è giunta a Cento con la loro auto perché avevano un conoscente che abita qui da tempo. Ma il conoscente non aveva lo spazio per ospitarli, così la famiglia di Carlo si è generosamente offerta di ospitarli nella loro casa.   Carlo ci ha raccontato alcuni aneddoti, di come le bimbe si siano all’inizio trovate spaesate nel nuovo ambiente per loro sconosciuto, ma anche di come abbiano trovato nel cane di Carlo, una femmina di pastore tedesco, un amico col quale hanno istaurato un profondo legame.

Per ultimo è intervenuto l’assessore Vito Salatiello, che ha la delega al volontariato.   Ha ringraziato le associazioni per l’importante lavoro che svolgono in collaborazione con scuole ed istituzioni. Ha poi detto che per ora l’accoglienza dei rifugiati è sotto controllo, anche se probabilmente non tutti gli arrivati fino ad ora si sono registrati in Comune.

 Il suono della campana ha chiuso l’importante e condivisa serata.  Primo Zannoni

16/12/2021: Festa degli Auguri

16/12/2021: Festa degli Auguri - ROTARY CLUB di CENTO

9/12/2021: Il prof. Vincenzo BALZANI ci ha parlato di Transizione energetica

9/12/2021: Il prof. Vincenzo BALZANI ci ha parlato di Transizione energetica - ROTARY CLUB di CENTO

Bisogna consumare meno

e utilizzare energie rinnovabili

Lo ha detto il prof. Vincenzo Balzani, relatore al nostro club

 

La serata è iniziata con l’immissione al nostro Club di due nuovi soci.

Sergio Maccagnani, laureato in Scienze Politiche, con un master in Organizzazione e Sviluppo Economico, è stato per 10 anni Sindaco di Pieve di Cento ottenendo molti apprezzamenti per il suo lavoro.   Dal 2019 è Consigliere di Amministrazione di Invitalia, la società di proprietà del Ministero dell’Economia e partecipata del Ministero dello Sviluppo Economico. La società si occupa di dare impulso alla crescita economica del Paese, puntando sui settori strategici per lo sviluppo e l'occupazione.

Federica Orsi, laureata in Scienze della Comunicazione, ha ottenuto un Master in Social Media Managment presso l’Università Cattolica di Milano ed un Master in Digital Marketing and Communication  presso la Bologna Busines School.   Attualmente è Communication e Operation Manager per il Virtual Phisiological Human Institute.

Dopo il giuramento dei nuovi soci, il nostro Presidente Carlo Negrini ha apposto la spilla col distintivo del Rotary a Sergio ed a Federica.

Chiusa la parte istituzionale del Club ha preso la parola il relatore della serata, Vincenzo Balzani, Professore Emerito dell’Alma Mater Studiorum, Università di Bologna. Chimico di fama mondiale, autore di ben 650 pubblicazioni  citate più di 65.000 volte nella letteratura scientifica. E’ autore o coautore di testi per studenti e ricercatori in lingua inglese, alcuni tradotti in cinese e giapponese, che sono attualmente adottati in università di molti paesi.

Ha volato alto, il prof. Vincenzo Balzani, nella riunione di giovedì al club. Divulgativo e profondo al tempo stesso – qualità rara – l’ospite della serata (docente di chimica, esponente di vari centri di ricerca scientifica) ha trattato i temi della transizione ecologica, quanto mai attuali perché lo impone “semplicemente” il futuro dell’umanità.

La relazione, presentata dopo la relazione introduttiva del presidente del club Carlo Negrini, si è incentrata su due grandi obiettivi ben collegati fra loro: consumare meno e utilizzare energie rinnovabili. Va da sé che il duplice impegno è di quelli da far tremare i polsi ma, se si intende salvaguardare il pianeta e le prossime generazioni, di alternative non ce ne sono. Il problema, piuttosto, è di individuare i percorsi, le modalità più consone per raggiungere la mèta. E allora il prof. Balzani è partito ricordando la nostra epoca, l’Antropocene, caratterizzata – soprattutto nell’ultimo secolo - da una grande intensità lavorativa e dall’irruzione della scienza che, accompagnata dal grande uso dell‘energia, ha modificato il pianeta. La grande trasformazione ha creato il mito della crescita perenne che però non potrà continuare all’infino perché è la terra stessa “finita”, cioè capace di produrre, anzi di offrire, un quantitativo di “cose” limitato. Della crisi in atto (ecologica e sociale) si è naturalmente occupato, con forza (in particolare con le encicliche Laudato Sì e Fratelli Tutti), il papa, ha osservato Balzani, che l’ha definita una crisi “unica” poichè, appunto, comprende entrambe le criticità. La preoccupazione, ha aggiunto Balzani, tocca anche molti scienziati che registrano la crescita dell’inquinamento, generatrice di danni alla salute umana e dell’effetto serra dunque del surriscaldamento della terra con conseguenze gravissime. Che fare allora?  Molto dipende dalle energie rinnovabili che entro la metà del secolo dovranno sostituire quelle fossili, grandi produttrici di anidrite carbonica. La ricerca dovrà impegnarsi sempre di più nei campi del solare, dell’eolico, dell’idrogeno e ponendo in atto – qui la politica avrà un ruolo fondamentale – decisi interventi sul fronte dell’economia circolare. Più in generale, ha concluso il relatore, occorrerà creare una mentalità nuova, una cultura valoriale che induca le persone a consumare meno, secondo un’ottica di sobrietà. Ce la faremo? Alberto Lazzarini

 

… chi è il prof. BALZANI ?

https://bologna.repubblica.it/cronaca/2016/10/12/news/chimica_il_nobel_mancato_l_appello_degli_scienziati-149629201/ 

2/12/2021: IL MONDO DELLA FORMULA 1 VISTO DAL SUO INTERNO

2/12/2021: IL MONDO DELLA FORMULA 1 VISTO DAL SUO INTERNO - ROTARY CLUB di CENTO

Relatore della serata l'ing. Enrico Gualtieri, importante  membro del reparto corse della Ferrari. 

Entrato in Ferrari per la tesi di laurea, non ne è più uscito; è stato assunto e si è subito occupato di motori. Attualmente è responsabile  dello sviluppo della Power Unit che ,per i non addetti ,è il propulsore  ibrido (motore a combustione in combinazione con due  motori elettrici ) delle macchine  di Formula 1.

L'ing Gualtieri, con l'aiuto di splendide slides, ha svolto un'ottima relazione ottenendo l'attenzione e l'interesse di tutti i numerosi presenti.   Ha iniziato con una carrellata storica delle auto Ferrari, storia lunga oltre 70 anni, ed ha evidenziato lo stretto legame fra la tecnologia sviluppata per le macchine sportive, ed il suo trasferimento sulle auto stradali.   Molte parti importanti sviluppate sulle auto sportive, ad esempio l'areodinamica, cambi, freni, turbocompressori  ecc.. sono poi state utilizzate sulle auto di serie. Ci è stato detto che paradossalmente è più difficile progettare le auto stradali, perchè queste devono tenere conto dell'affidabilita, dei consumi,  del confort e del fatto che non vengono guidate da piloti professionisti!

La formula 1 è diventata un business mondiale, seguita in tutto il mondo da centinaia di milioni di persone.  L'anno prossimo ci saranno 23 gare disputate in tutti i continenti.   Il reparto corse si trova a Maranello, in una grande sede costruita recentemente, e lì vengono fatte tutte le attività, i montaggi, le simulazioni e le prove.   Negli anni le auto sportive hanno subito una continua evoluzione, con miglioramenti importanti,   nell'uso dell'areodinamica, dei turbocompressori, con l'utilizzo dei telai in fibra di carbonio, con l'elettronica, fino al 2014 quando sono apparse le Power Unit.    Durante gli anni è calato continuamente il tempo per giro (misurato sempre sullo stesso circuito belga) . Nel contempo è calato il consumo di carburante, da 160Kg per una corsa ai 100Kg attuali.

I tre elementi fondamentali per il successo di una vettura sono: l'areodinamica, il motore e le gomme. Poi naturalmente c'è anche il pilota!   L'areodinamica serve a minimizzare la resistenza dell'aria all'avanzamento ed a tenere "incollata" la vettura al suolo per aumentarne la stabilità.   Le gomme danno un grande contributo, sono progettate esclusivamente per l'uso sui circuiti; per ogni circuito vengono fornite 3 tipologie: morbida (rossa), media (gialla) e dura (bianca). Il fornitore per tutte le vetture è sempre Pirelli, che ad ogni corsa adatta la tipologia delle gomme tenendo conto del tipo di asfalto di ogni circuito.   I motori si sono evoluti dagli anni 80 passando da 3,5 litri di cilindrata agli 1,6 litri odierni, con calo dei consuni e miglioramento delle prestazioni. I motori odierni, le cosiddette Power Unit , sono costituite da motore termico a combustione interna , batterie, elettronica di controllo e 2 motori elettrici, uno collegato al compressore ed uno all'albero motore.   Questi motori elettrici forniscono potenza alla macchina in fase di accelerazione e funzionano da generatori, caricando la batteria in decelerazione.   Gli scambi di energia fra batteria e motore sono gestiti dall'elettronica di bordo in tempo reale, adattandosi al circuito ed al comportamento della vettura.   Ogni circuito ha le sue peculiarità e viene studiato punto per punto prima di ogni gara.

In gara vengono usati diversi grafici fra cui anche il grafico che mostra ogni auto in corsa, dal quale si ricava chi sta guadagnando o perdendo posizioni, e si usa anche per decidere il momento migliore per il pit-stop.   Alla fine dell'interessante relazione ci sono state molte domande.   Sul perchè la Mercedes domini le gare da anni e la Ferrari sia in sofferenza: la risposta è difficile. Ci sono tanti aspetti che devono essere tutti contemporaneamente portati al massimo rendimento; e quindi complimenti alla Mercedes che per prima ha interpretato al meglio il cambio dei regolamenti del 2014.   Sul futuro della formula 1 al momento non ci sono certezze; fino al 2026 il regolamento è bloccato, dopo non si sa se ci sarà più spazio per la parte elettrica dei motori o addirittura se le auto col tempo saranno completamente elettriche, come sembra andare il trend generale per le auto commerciali.

Durante la serata ci sono state anche le votazioni per la nomina del Presidente del nostro club per l’annata 2023/24: le preferenze dei nostri soci sono andate a Matteo LODI. Nei prossimi giorni Matteo andrà a formare la sua squadra che lo affiancherà per l’annata 2023/24. Inbocca al Lupo !!!   Primo Zannoni

Sabato 27 Novembre: Colletta Alimentare

Sabato 27 Novembre: Colletta Alimentare - ROTARY CLUB di CENTO

Giovedì 25 Novembre 2021: si è parlato di sanità

Giovedì 25 Novembre 2021: si è parlato di sanità - ROTARY CLUB di CENTO

Unanimi medici e amministratori

Il virus si combatte vaccinandosi”

Bisogna vaccinarsi, per sé e per gli altri: è l’appello ri-lanciato dall’assessore alla sanità Raffaele Donini nel corso dell’incontro promosso giovedì 25 novembre dal nostro Rotary sui temi di più stretta attualità sanitaria. L’esponente di governo regionale ha registrato e trasmesso un proprio filmato alla vigilia di un improvviso quanto importante incontro che ha poi presieduto con i colleghi di tutte le regioni in tema emergenza green pass. Nel circostanziato intervento Donini ha ricordato come siano in aumento i ricoveri nelle terapie intensive, “occupate nella stragrande maggioranza dei casi da persone non vaccinate”. E’ a loro che si rivolge, quindi, l’invito ad assumere la dose di vaccino per così allinearsi al 90% della popolazione emiliano-romagnola. Intanto procede, ha aggiunto, la campagna per la terza dose: la nostra regione è anche in questo caso ai vertici della classifica. Allora “Grazie ai cittadini, ha sottolineato, che si sono affidati alla scienza, alla sanità e agli operatori sanitari”. Il green pass premia i vaccinati e sostiene economia, commercio e aziende. L’assessore ha concluso ringraziando fortemente il Rotary di Cento che nei giorni scorsi, come è noto, ha donato all’Ospedale di Cento un ecocardiografo digitale e nei mesi precedenti due ventilatori polmonari.

Coordinata dal presidente Carlo Negrini, la riunione è proseguita con l’intervento dell’amico rotariano prof. Giorgio Zoli, responsabile della medicina interna del SS.Annunziata, destinataria della donazione, che ha sottolineato la rilevanza della nuova attrezzatura sia naturalmente per operare una diagnosi precoce delle polmoniti interstiziali, sia per effettuare formazione qualificata, sia infine per l’utilizzo postcovid. Zoli ha anche annunciato che da domenica 28 novembre 18 dei 55 letti del reparto torneranno ad essere riservati ai pazienti Covid e questo “purtroppo significa sottrarli a malati affetti da altre patologie”. Si prevede pertanto “l’arrivo di molti non vaccinati anticovid, una parte dei quali subirà gravi complicazioni”. Il loro comportamento? “Incomprensibile”. Il supergreenpass, intanto, può servire “per riportarli al buon senso”. Di collaborazione fra Comune e Usl ha poi parlato il neoassessore alla sanità, l’amico rotariano, medico, Mario Pedaci, che ha sottolineato il ruolo, potenziato e ottimizzato, della prossima “Casa della comunità” quale “luogo di risposte ai bisogni sociosanitari”. Si sta poi lavorando per l’istituzione dell’ “infermiere di comunità” e per l’avvio dell’ “accoglienza digitale”, un sostegno alle persone meno informatizzate e un passo concreto verso la telemedicina.

Prima uscita ufficiale al Rotary, infine, per il neosindaco Edoardo Accorsi che si è soffermato sui temi della co- responsabilità in tema  di cura  delle persone e del territorio (“Grazie al Rotary per queste donazioni”) ma anche, rispondendo a varie domande non sanitarie, impegnandosi ad affrontare tematiche altrettanto concrete come il rifacimento di strade e l’estensione dell’illuminazione pubblica. Alberto Lazzarini

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