Relatori: dott. Gianluca Sori, dott.ssa Eleonora Baldini
Dopo l'introduzione del nostro socio avv. Michele Montanari ha preso la parola il dott. Gianluca Sori.
Il dott. Sori possiede una lunga esperienza nel campo della sicurezza. Dopo la laurea è stato Security Manager per 19 anni nell'Arma dei Carabinieri. Successivamente si è occupato di security nel Ministero degli Affari Esteri e nella Nato. Ha lavorato in contesti ad alto rischio in paesi quali Somalia, Iraq, Afganistan. Ha poi lavorato per l'ONU in Colombia. Attualmente lavora nel privato come security manager per l'ENI.
Il dott. Sori ci ha brevemente raccontato delle esperienze avute in questi paesi esteri, in situazioni difficili, dove c'erano stati rapimenti di nostri connazionali e dove ha contribuito alle trattative per il loro rilascio.
L'ENI è un colosso con decine di migliaia di dipendenti ed interessi in tutto il mondo; ma la sicurezza riguarda tutte le aziende, perché quando essa manca si perde la continuità del lavoro, si mette a rischio il capitale umano e la reputazione dell'azienda. Il security manager è la persona responsabile di mantenere la sicurezza dell'azienda. La cosa più importante è la competenza. La security non è un costo, perché può prevenire costi molto maggiori.
E' seguito l'intervento della dott.ssa Eleonora Baldini. In ENI si occupa della sicurezza marittima, dei porti e dei rapporti con le varie strutture, capitanerie ecc... Ci ha ricordato eventi che hanno risvegliato la necessità di aumentare la sicurezza dei trasporti navali, a partire dall'affondamento del Titanic, all'episodio delle Torri Gemelle a New York (anche se qui erano aerei) al dirottamento dell'Achille Lauro. Tutto quello che riguarda la sicurezza, dalla banchina, al porto, al mare sono di sua competenza. Si occupa inoltre delle procedure lavorative, delle informazioni ai lavoratori e dell'esame dei rischi. E' di fondamentale importanza la collaborazione con i vari enti: capitanerie di porto, carabinieri e finanza.
Alla fine delle relazioni si è svolto un vivace dibattito. E' emersa la grande differenza fra quello che può fare una realtà come ENI, che dispone di enormi risorse, a quello che possono fare le piccole e medie aziende che sono la maggioranza nelle nostre regioni, e che erano anche rappresentate da diversi rotariani presenti. Le nostre aziende lavorano moltissimo con l'estero, e vi inviano i loro dipendenti, ma non possono permettersi ognuna un "security manager". Devono fare riferimento ed appoggiarsi alle istituzioni italiane, come il Ministero degli Esteri, con le sue ambasciate ed i suoi consolati. Visto che paghiamo le tasse desidereremmo che funzionassero bene!, cosa di cui però il relatore dubitava. Il dibattito è stato appassionato e coinvolgente, e l'interessante serata è stata chiusa che era ormai tarda ora. Primo Zannoni